Rinaldo ha partecipato al #gruppoOverland accompagnato da Laura in Islanda.
Viaggia chi ha curiosità, chi ha voglia di conoscere il diverso, di assaggiare i sapori, di vedere i colori, di conoscere culture nuove e nature inconsuete. La curiosità muove gli spiriti inquieti alla ricerca costante di quella Verità che, sola, può dare senso alla vita e al pellegrinaggio terrestre. Viaggiare con calma e pazienza facendosi avvolgere dal nuovo che ci circonda, senza allontanarlo o rifiutarlo, ma anzi compenetrarlo facendone una parte di sé.
Con questo spirito abbiamo affrontato il viaggio sotto i cieli d’Islanda che si è rivelato proprio in questa dimensione, ovvero la scoperta di un mondo diverso e pieno di contraddizioni, dagli aridi deserti di lava ai verdi pascoli della costa, dai ghiacciai perenni alle vasche termali ove fuoriesce acqua calda e spesso bollente. Questa diversità di territorio, di clima, di vegetazione, di geotermia ha spinto il nostro sguardo di osservatore attento e curioso ad una continua ricerca di senso e significato, spingendo la mente a cercare senza sosta la novità anche più recondita, ma significativa ed emblematica.
L’esperienza del camminare, scalare vette, sudare e stancarsi dona al corpo una piacevole condizione di benessere, rallegra l’umore, rinsalda l‘amicizia: così è stato nella nostra avventura ed un piccolo gruppo come il nostro ha provato il piacere della condivisione della continua scoperta e della conquista.
Abbiamo visitato l’Islanda battendo il terreno con i nostri piedi, percependo quelle energie telluriche così superficiali e vibranti nel sottosuolo. Come per le antiche culture primitive il battere il suolo con i piedi serviva ad evocare le energie nascoste, ctonie, telluriche portatrici di forza ed energia vitale, così conoscere un territorio percorrendolo a piedi, ovvero battendo i piedi sul terreno e percependo le vibrazioni sotterranee che nella nostra Isola sono solo a pochi centimetri al di sotto della superficie, è stato una presa di contatto con la potenza energetica del sottosuolo terrestre.
Vulcani spesso attivi, impressionanti cascate, fiumi e torrenti tumultuosi, gaiser esplosivi, terreni ribollenti di fango e vapori, ma anche serene e verdi pianure con placidi specchi di acqua frequentati da una popolazione infinita di bianche pecore e di cavalli: questo è stata l’Islanda per noi.
E poi ancora le notti bianche con il cielo che cambiava continuamente colore e le nuvole in velocissimo transito; la luminosità durevole anche di notte dava un senso di serenità e tranquillità, non certamente di ansia o angoscia. E poi la variabilità del tempo: nell’arco di pochi minuti si passava dal sereno con 18-20 C° alla pioggia ed al vento tumultuoso con temperature anche di 5 C°.
L’Oceano Artico si è presentato in tutta la sua potenza, ma anche bellezza: dalle splendide spiagge nere ai fiordi profondissimi, alle rocce a picco sul mare popolate da una infinita varietà di uccelli.
I ghiacciai sono stata un’ulteriore esperienza affascinante, dal distacco degli iceberg alla laguna glaciale popolata da isole di ghiaccio e poi la spiaggia dei diamanti ove sul nero della sabbia si depositano migliaia di frammenti di ghiaccio scintillanti al sole, provenienti da nevi millenarie.
E poi lo sbocciare della vita sui detriti magmatici: sulla roccia sterile compaiono prima i muschi ed i soffici licheni, poi i primi arbusti ed i fiori coloratissimi, infine i primi alberi, ancora piccoli e bassi, ma in evidente continua crescita per dare vita a ciò che era morto. E’ un ripercorre le origini della vita sulla terra nel passaggio dal mondo minerale a quello vegetale.
Di questo dobbiamo rendere merito all’ottima organizzazione di Overland ed in particolare alla professionalità e cortesia delle due guide Laura e Simona.
Rinaldo Tieri
Rinaldo ha partecipato al #gruppoOverland accompagnato da Laura in Islanda.
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