Caro Beppe,
questo messaggio per dirti: GRAZIE!
Immagino che tu non possa ricordarti di me. Nel 1978 tu mi facesti conoscere il Nepal e mi apristi al mondo, consentendomi di effettuare la mia prima escursione himalayana da Dumre a Pokhara risalendo la valle del Marsyangdi fino al Torong La, scendendo a Mukthinath nella Kali Gandaki per poi risalire a Ghorepani e concludere la lunga camminata sulle sponde del Pheva Lake a Pokhara.
Ti chiederai del perché di questo ringraziamento. Mi suggeristi di studiare la lingua inglese e nel 1980 mi affidasti a un gruppo per un’escursione nell’Helambu.
Bene, esprimo questo GRAZIE poiché ritengo corretto tu sappia che proprio la tua grande disponibilità e i tuoi suggerimenti, da quel lontano autunno del 1978, il fascino e la grande suggestione che tu mi hai dato la possibilità di vivere, mi hanno spinto a conoscere il mondo, dall’Asia all’Africa, alle Americhe. E in particolare il Nepal.
Dapprima come escursionista e ora, da diciotto anni, come volontario, il Nepal è divenuto la mia seconda patria. Dopo aver percorso in tanti anni, molte vallate himalayane, ora le montagne lo guardo da lontano, gli anni passano anche per me. Nel prossimo autunno, ritornerò nel piccolo Paese delle Grandi Montagne per la 44esima e 45esima volta.
Aver conosciuto la realtà sociale ed economica della parte povera della popolazione nepalese, ha generato in me l’obbligo morale di dedicarmi a migliorare, per quanto possibile, la sua esistenza.
Tutto questo, come detto, lo devo a te.
Rinnovo ancora, la mia profonda e sincera gratitudine per le esperienze umane che grazie a te ho potuto fare mie.
Cordialmente
Paolo Piechele
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