Uzbekistan: gruppo Overland con Ilaria

L'Uzbekistan ci ha sempre meravigliato con le sue bellezze nascoste, e ora vogliamo accompagnarvi di persona. Ripercorrendo alcune tappe dell'avventura Overland18 lungo la leggendaria Via della Seta, la nostra Tour Leader Ilaria Bonfante vi porterà a scoprire le città più belle e meglio conservate dell'Uzbekistan: Khiva, Bukhara e Samarcanda, tutte Patrimonio UNESCO.
GRUPPO OVERLAND: 22 maggio e 25 settembre 2020
Uzbekistan: Easy

Meta di Overland 18 "Le strade dell'Islam", l'Uzbekistan ci ha meravigliato con le sue bellezze nascoste. Il viaggio proposto ripercorre la leggendaria Via della seta, l'intreccio di strade che univa Pechino al Mar Mediterraneo, il più importante canale di transito delle idee e dei commerci tra la Cina e il mondo occidentale, che passando da Bukhara a Samarcanda, aprì una finestra su questo Paese che è il più ricco di storia fra tutte le Repubbliche dell'Asia centrale.
Uzbekistan -Tajikistan: Trekking nel Piccolo Pamir

I monti Fanskye prolungano verso Ovest il massiccio del Pamir-Altai. Le montagne svettano verso il Tajikistan,per poi abbassarsi in direzione delle pianure del Ferghana uzbeko non lontano dall’antica capitale di Tamerlano: Samarcanda. Il trekking ci condurrà nel cuore di queste montagne che contengono otto cime di oltre 5000 metri d’altezza, dalle pareti ripide, sulle quali scendono stupendi ghiacciai. Con lo staff completo di guide e conducenti di animali si vivranno cinque giorni di cammino attraverso passi selvaggi e sconosciuti, campeggiando sulle rive di numerosi laghi che ci stupiranno per gli straordinari colori.
Uzbekistan: le Meraviglie dell’Uzbekistan

Per secoli le carovaniere dell'Asia Centrale sono state sfruttate come corridoio di passaggio obbligato dei popoli nomadi quali cimmeri, sciti e mongoli, che sciolsero le loro selvagge cavallerie alla conquista delle nuove terre circostanti. Questo cuore dell'Asia è immenso e a guardia di questa vastità e dei suoi silenzi vi sono le sentinelle naturali: le catene del Tien Shan, i "monti celesti", e dell'Altai, territori ancora selvaggi ed impenetrabili, dominio dei nomadi Kazakhi e Kirghisi che con le loro carovane di cammelli bactriani e le mandrie di cavalli si spostano sugli altopiani fissando come dimore le loro bianche tende dette "yurte".